Domenica mattina. Weekend dedicato a risistemare alcune cose a casa. Eccomi intento a raccogliere i giochi sparsi da Mi nella sua camera e nel resto della casa. Ieri era toccato alla stanza dei due maschietti.
Come molti genitori sanno, rovistare nei portagiochi mette a dura prova anche i più pazienti. Non si sa mai che cosa possa venirne fuori, né quanto tempo occorrerà a rimettere insieme tutti i pezzi di costruzioni, giochi in scatola, carte, diavolerie varie.
Fra un’imprecazione trattenuta e uno scambio di battute con Si bemolle, ho trovato anche il tempo di sorridere rimettendo a posto giocattoli che sono ormai al loro terzo giro, che magari hanno attraversato l’Oceano Atlantico in aereo, e fra poco lasceranno la casa perché anche Mi sta diventando grande.
Ci sono tante azioni che ripetiamo indefinitamente. Ma la circolarità di rimettere a posto giocattoli che sono destinati ad essere abbandonati da bambini che crescono, mi dà più di altre il senso dello scorrere del tempo, come l’allargarsi del tronco di un albero per anelli concentrici, forse perché il gioco è così importante per loro.
Mi districo fra i bambini, che vedendo in giro giocattoli che non trovavano da giorni, ci si tuffano sopra, rendendo il compito di riordinare ancora più difficile. Provo, non sempre con successo, a tenerli a distanza. Li sgrido anche un po’.
Vedo come si divertono tutti insieme.
Non credo proprio che il mio tempo sia sprecato.
Tre o quattro volte al giorno a volte meno a volte più a sistemare giochi sparsi ovunque...ma quando si tuffano nei giochi li vedo così felici che li lascio fare... però ho trasformato il riodino in un gioco così da farmi aiutare e nella speranza che imparino anche loro.... Il tempo che passa? Ogni volta che porto in cantina un pacco con giochi o vestitini smessi, la nostalgia fa capolino...
RispondiEliminaQui solo Re si dà da fare per rimettere a posto le cose, ma il lavoro grosso tocca farlo a noi adulti... Chissà se gli altri due impareranno, per adesso hanno imparato bene a sgattaiolare via quando c'è da riordinare!
RispondiEliminaMolta parte della mia crescita di babbo adulto (ammesso che ci sia stata crescita...) è avvenuta grazie alla consapevolezza che "quel" tempo non era affatto sprecato o sottratto a qualcosa d'altro ma era proprio tempo importante, tempo mio, tempo che mi dà molta felicità. Insomma, tempo d'oro!
RispondiEliminaDesian: proprio così
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