Come accompagnare tuo figlio maggiore alla prima partita del suo
primo torneo di calcio.
Come vederlo uscire dagli spogliatoi insieme ai suoi compagni (e
una compagna) di squadra, cuccioli in una divisa gialla e blu molto abbondante,
il numero 11 sulla schiena che quasi scompare nei calzoncini. Un quadro degno
della tua canzone preferita di De Gregori, se non fosse che oggi non c’è alcuna
paura, ma solo voglia di divertirsi, e sul campo sintetico in periferia non si
alza la polvere se tira vento.
Come vederlo giocare contento insieme ad altri bambini e bambine
allegri e rilassati, quando il calcio è ancora un divertimento pulito e solo
quello.
Come vederlo attaccante a conquistare spazi e palloni, passarsi
la palla con i suoi compagni, giocare per la squadra.
Come vedere insieme agli altri genitori una vittoria in
trasferta, tre bei gol, e i bambini che si abbracciano tra loro, con i compagni
in panchina e gli allenatori.
Come vedere il tuo Re che esulta dopo averne segnato uno, abbracciato
dai suoi compagni, pensando che questa soddisfazione in campo se l’è proprio
meritata, che fortunatamente è capace di giocare a calcio molto meglio di suo
padre, e che c’è una curiosa coincidenza nel fatto che l’allenatore di Re sia
il figlio del tuo allenatore, quando la maglia gialla e blu la indossavi tu.