Da sette anni le nostre giornate sono piene della tua voce, tonante
o sussurrata quando parli, delicata e intonata quando canti. Degli accordi e
delle distonie con le voci dei tuoi fratelli.
Oggi ricevi la tua prima chitarra, sei un po’ emozionato e lo
sono anch’io. È della tua taglia. Quando provi a suonarla, hai la faccia
concentrata e contenta. Spero che ti diverta e ti faccia compagnia. Sol che ami
la musica, Sol che ridi vivace, Sol che sei un po’ ribelle, spiritoso e
brontolone, logico e saggio, birbante e ironico. A volte sei indomabile, mi fai
arrabbiare tanto, e penso che crescendo dovrai cambiare. Ma spero che tu non
perda mai la vena solare e irresistibile che hai.