martedì 12 ottobre 2010

Percorsi di famiglia

Una domenica di quest’estate, il nonno, papà di Si bemolle, decide di salire, verso sera, in cima a un alto colle, per scattare fotografie alla cittadina e alla baia dove facciamo il bagno. Re ed io ci autoinvitiamo e ci aggreghiamo per la passeggiata su uno stretto sentiero roccioso.

Faccio un passo indietro. So che susciterò l’invidia di molti per questo, ma sono stato molto fortunato con i miei suoceri. La moglie te la scegli, i suoceri ti capitano. A me sono capitate due persone splendide, che mi vogliono un gran bene, ricambiati, che stimo molto e di cui mi fido. E che sono degli ottimi nonni – non chiediamo loro di fare i genitori dei bambini, né i baby-sitter, ma i nonni, un mestiere ormai desueto ma prezioso per mamma, papà e nipotini.

Partiamo. Le gambe di Re, che si stanno facendo lunghe, gli permettono di superare le asperità del terreno sconnesso, mentre guarda divertito il paesaggio sottostante, gli alberi e gli arbusti intorno, e raccoglie frammenti di ardesia da terra. È lontano il giorno in cui sono andato a riprenderlo dalla prima gita scolastica, in cui aveva contato le cadute lungo la passeggiata su un sentiero. Ogni tanto si ferma e vuole scattare anche lui qualche foto.

Io cammino dietro a Re, il nonno in testa fa strada. Osservo i profili di queste due persone, a due generazioni di distanza, muoversi. Oggi che ci ripenso, posso riconoscere l’importanza per Si bemolle e lo zio d’America di avere due genitori che nel tempo hanno saputo essere presenti, solidi senza essere dogmatici, e cambiare senza perdere la loro coerenza. E l’importanza dei nostri tre bambini che ci spingono a cambiare prospettiva e rimetterci in discussione un po’ ogni giorno.

I figli crescono e vedono in noi genitori un modello. Fra qualche anno, se vorranno, ci chiederanno conto non solo del modo in cui la loro mamma ed io li stiamo educando, ma anche di tutte le mie/nostre scelte personali che hanno un riflesso concreto sulle loro vite. Ne hanno tutto il diritto e, per quanto riguarda ciò che è successo fino adesso, le risposte sono pronte. Così come, a mio modo e a mia volta, anch’io ho potuto comprendere le ragioni dei comportamenti dei miei genitori.

Scopro il percorso verso il futuro della mia famiglia un passo alla volta, insieme alle persone che mi sono care. Con l’immagine di tre generazioni in marcia, la luce del tramonto ligure schermata dalle nubi, nonno avanti e nipote dietro, io in fondo, a recuperare una naturale posizione mediana in cui tuttavia non ero abituato a pensarmi, ad insegnarmi che a volte, per trovare certe strade, anche senza averle mai cercate prima, basta alzare lo sguardo sul sentiero, pochi metri più in là.

7 commenti:

  1. Mi sembra di vedervi. Ieri oggi domani. Una bella famiglia.

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  2. bello avere uno sguardo limpido e sereno sulla strada già fatta e sul modo per affrontare uniti quella che verrà

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  3. Bello. Bella questa passeggiata a tre, bella questa riflessione, la dolcezza del tuo sguardo...

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  4. Angela: tante grazie del commento anche a te.

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  5. Bello. Ma proprio bello. Mi piace la serenità che trasmetti alla scrittura.

    (Nota importante: i tuoi suoceri sanno di questo blog? Perché in quel caso non vale mica).

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  6. Silas Flannery: Grazie della visita e del commento. Sono passato a visitarti. Bel blog e bella idea, un racconto al giorno. A maggior ragione il complimento sulla scrittura mi fa piacere. A presto

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Online dal 10 aprile 2009