Martin Amis: “Terrore e noia: la dipendenza mentale” in “Il secondo aereo. 11 settembre: 2001-2007”, Einaudi, 2009, pag. 73
“Nella ‘vecchia’ Europa, come l’ha definita sprezzantemente Rumsfeld, l’idea di una classe politica si fonda sul presupposto imprescindibile dell’esistenza di controlli e contrappesi, di frangiflutti psichici che limitino la corruzione insita nella supremazia di una sola persona.
Non si tratta di igiene mentale; lo capiscono tutti che una mente bacata prenderà decisioni bacate.”
Caro do minore, mi viene in mente qualcosa ma non ricordo cosa... Mente bacata, eh? Va be', mi prendo un po' di tempo per pensarci meglio. ;-)
RispondiEliminaEvidentemente non proprio tutti :-(
RispondiEliminaDesian, Lanterna: che dire, questi intellettuali anglosassoni hanno la tendenza a generalizzare e semplificare la realtà. Noi latini siamo invece molto fantasiosi con le eccezioni... ;-) o ;-( ??
RispondiEliminaMa ci rendiamo conto che Rumsfeld verrà ricordato solo per essere stato un mass mediale genio del male?
RispondiEliminaE queste all'epoca erano le sue frasi da statista. Se non fosse stato "solo" per i postumi da 11 settembre, saremmo già qui a chiederci "Rumsfeld, chi era costui?".
M di MS: e infatti, quando si dice che le disgrazie non vengono mai da sole, si intende proprio questo: le metastasi della violenza si propagano usando, letteralmente, tutti i canali. Ciao
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