venerdì 4 settembre 2009

Miglia! Miglia! (C’è sempre una prima volta)

Sarà capitato anche a voi?

In anni di onorata carriera e regolari viaggi all’estero, soprattutto negli Stati Uniti, ho accumulato un discreto gruzzoletto di miglia premio.

Negli ultimi due anni, con una certa soddisfazione da parte mia, le missioni all’estero si sono diradate, consentendomi di non volare nell’ultimo anno. Ma il mio tesoretto di miglia sarebbe dovuto rimanere vivo e vegeto fino a fine 2010.

Siccome però le cose non sono mai semplici come sembrano, a causa delle difficoltà delle aviolinee americane che falliscono, rinascono e si fondono tra loro, ho scoperto a fine agosto che le mie miglia, se inutilizzate, sarebbero scadute a fine settembre 2009. Così, per la prima volta, mi sono deciso a usarle.

Poco male, ho pensato: con due cognati dall’altra parte del mondo, quale migliore utilizzo delle miglia che regalare loro un biglietto aereo per la prossima vacanza?

Grave errore. Sì, perché provare a prenotare biglietti premio per due persone si è rivelato un compito arduo, che ha richiesto molto tempo, perseveranza e fitte comunicazioni via telefono, email e Skype, e ha messo a dura prova la mia pazienza.

Ora, io capisco che i biglietti premio siano un costo per la compagnia aerea e che quindi questa cerchi di renderne l’utilizzo il più complicato possibile, ma c’è un limite a tutto.
Tariffe e disponibilità di posti che cambiano praticamente in tempo reale, sottraendoti il posto da sotto il sedere in un clic, malfunzionamenti del sito, combinazioni di voli che ti obbligano a passare da Amsterdam, Parigi o Londra per raggiungere, ad esempio, Berlino da Milano.

E costi. Sì, perché ci sono da pagare tasse e balzelli ogni volta che si transita da un aeroporto, e quanto più l’itinerario è tortuoso, tanto maggiori sono le spese. Alla fine, spostarsi in Europa con un biglietto premio può costare quasi il doppio di un onesto volo low cost “di marca”.

Ma non solo. Una volta effettuata, dopo varie peripezie, la fatidica prenotazione, sono andato a controllare con il fiato sospeso la sezione del sito relativa a tutti i costi nascosti, che possono fioccare per chi prenoti il biglietto per telefono (con numero verde), oppure debba farlo riemettere perché lo ha perso o perché deve spostare il volo. O, ancora, perché si appoggia ad una compagnia partner per la gestione della pratica (fatto curioso, questo, in epoca di avio-alleanze sempre più ampie).

Mi domando: ma non farebbero una figura migliore a chiedere semplicemente più miglia per un volo, invece di provare a raggranellare soldi qua e là?

Insomma, prenotare un biglietto premio si è rivelato un percorso accidentato da cui, forse, sto uscendo con la soddisfazione di fare un piacere ai miei cognati e la possibilità di estendere la vita utile delle miglia residue di almeno un altro anno (sulla carta più a lungo, ma meglio andarci cauti). Ne varrà la pena?

5 commenti:

  1. lo so.
    è capitato anche a me.
    un'impresa delirante.
    anzi mi hai fatto venire in mente che potrebbero scadere anche le mie.
    ho paura a controlalre...

    ;)

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  2. Eppifemili: grazie della visita. Mi spiace di averti messo paura... ;-)
    Passerò a trovarti. A presto.

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  3. Era un sacco di tempo che non ti leggevo e ho dato un'occhiata ai tuoi ultimi post. Hai uno stile di scrittura che suona un po' come una musica.

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  4. M di MS: grazie di essere tornata e del complimento. Ma non starai un po' esagerando?

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