Andare un sabato mattina in un grande negozio di strumenti musicali a vedere chitarre e tastiere con Re e Sol, e guardare le loro facce un po’confuse, rivolte verso l’alto, nell’osservare corde, legno e poco altro, di tutte le chitarre di varie fogge e colori esposte, sentire il fragore degli accordi di chi prova le elettriche con gli amplificatori da palco mescolato ai miagolii tirati di chi suona un assolo. Un tessuto sonoro caotico e magnetico al quale i bambini sono stati esposti per la prima volta, per me un piccolo rito che non si ripeteva da alcuni anni. Nella saletta delle acustiche, se ho visto bene, la corista degli Elii, scusate se è poco. Chitarre taglia bambino e piccoli ukulele colorati, improvvisamente assurti a oggetti di interesse e desiderio di Re e Sol.
Nella sala delle tastiere, una distesa bianca e nera da fare invidia a un quadro astratto, e display, pulsanti e manopole ad attrarre l’attenzione dei miei cuccioli.
Corde che legano, che vibrano, corde tese e dritte che suonano bene e, a guisa di bussola, indicano la direzione.
Corde di un pianoforte bianco nel nuovo, divertentissimo show di Corrado Guzzanti, della marca coreana Young Chang, a cui oltre vent’anni fa Do minore è stato uno dei primi milanesi a dare fiducia e che ora entra in una trasmissione che diventerà un cult. Anche queste sono soddisfazioni.
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