giovedì 22 luglio 2010

Cartoline da Milano

Simpatia. Ore 7 circa, vado a nuotare in piscina. Incrocio ragazzi e ragazze che corrono per strada e nei giardini. Sono veloci, sanno di avere poco tempo prima che la calura estiva diventi troppo opprimente. A un tratto, lo schiocco rumoroso di passi rapidi e pesanti alle mie spalle. Vengo superato da una ragazza che corre con scarpe alte, in pelle, dalla suola piatta e rigida come quelle da basket di una volta. Si muove in modo che mi pare più impacciato dei joggers abituali, sembra quasi una marciatrice, con quelle scarpone pesanti. Devono essere scomodissime per correre. Forse è alle prime armi?

Tristezza. Ore 8 circa. Centro. La giornata si preannuncia calda, l’afa già pesa, anche all’ombra. Un uomo dai capelli bianchi con un abito scuro esce dal portone di casa tenendo per mano due bambini. Forse gemelli? È di spalle e non capisco se sia un padre attempato o un nonno giovane. I bimbi sono piccoli. Uno indossa un completo, maglietta e calzoncini, azzurro, l’altro, giallo. Entrambi tengono sotto braccio un identico peluche. L’uomo si avvicina all’autista di una grande berlina nera e gli chiede di andare a raggiungerlo dopo 20 minuti all’ingresso di un asilo privato nelle vicinanze.

Terzo incomodo. Ore 13 circa. Uscire per il pranzo è come avventurarsi nel caldo umido di una foresta tropicale. Nelle vicinanze dell’ufficio, l’ombra scarseggia e qualunque meta sembra troppo lontana con questa temperatura. Nonostante il clima e la bassa stagione per questo genere di cose, Milano è attraversata da modelle che si aggirano con gli immancabili book e bottiglietta d’acqua. Qualcuna, più ardita, la sostituisce con una bibita energetica. Il grosso cambiamento – non so se culturale o legato al caldo che può avere dato alla testa – è nel rapporto con i muscolosi accompagnatori, che non sembrano più le guardie del corpo di un capo di stato. Sempre più spesso, le belle e i loro accompagnatori camminano abbracciati e si scambiano baci alla francese per strada e nelle piazze con un trasporto quasi imbarazzante. Starò invecchiando?

Fastidio. Ore 16. Esco per un appuntamento di lavoro. A volte mi capita di guardare i cartelloni pubblicitari, a volte le campagne pubblicitarie sono controverse, a volte ironiche, a volte volgari. Insomma, a volte mi piacciono, a volte no. In questi giorni, però, due slogan di una nota marca di abbigliamento casual, in milanese, mi hanno colpito, perché mi sembrano proprio il segno dei tempi. Non traduco. “El dutùr laùra, el stupid giùga al dutùr”, “El furb va a ciapà i rat, el stupid ciàpa la topa”. Forse sto proprio invecchiando.

Allegria. Verso le 20, tornando a casa, a un semaforo della circonvallazione interna vedo una centaura over 50. Moto fiammante rosso scuro metallizzato, casco rosso coordinato fiammante, gilet leggero in pelle rossa, capelli più sale che pepe che spuntano dal casco. È piuttosto in carne ed esibisce tatuaggi su molte delle parti esposte del corpo. La vedo ridere di una risata contagiosa con un’amica a bordo di un più urbano scooter, mentre la marmitta amplifica il rombo del motore. Sono decisamente vecchio dentro.

martedì 6 luglio 2010

E due: aereo

Il Meccano sta diventando il passatempo dell'estate. Oggi abbiamo finito di costruire l'aereo.

giovedì 1 luglio 2010

Compagni d'estate: Risiko, Meccano e portalibro

La lunga marcia di avvicinamento a una vera vacanza procede a grandi passi. Qualche settimana fa, Si bemolle mi ha comprato un portalibro da utilizzare in spiaggia e in giro e, in questi primi giorni di mare, ho avuto la piacevole sorpresa di ritagliarmi più di qualche minuto di pausa da biglie, bocce, secchielli, palette e formine, da dedicare alla lettura.
Tutti i grandi sono stati bambini, qualcuno si diletta anche a tornarlo con tuffi nel passato: mi sto dedicando alacremente al gioco con Re (e Sol), che ha appena ricevuto una scatola di Meccano, con cui abbiamo realizzato il modello di una motocicletta, che presto smonteremo per provare le altre costruzioni possibili.
E Risiko Junior, dalla giocabilità un po’ macchinosa, ma adatto ai bambini, che forse li avvierà sulla strada del Risiko, indimenticabile strumento di socializzazione per la mia generazione.
Fra poco sarà il compleanno di Re, e considerando la visibilità che ho sui regali che riceverà, la mia estate 2010 sembra proprio destinata ad essere molto ludica.

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Online dal 10 aprile 2009